La “Cultura Open Source. Laboratori, Biblioteca, Arte e Cultura in Libertà” non conosce soste: il progetto dell’Associazione per la Psicologia “Set Me Free” non solo prosegue ma si arricchisce giorno dopo giorno. E’ un esempio di resilienza, quel riuscire a crescere in condizioni non sempre favorevoli e a trasformare limiti in risorse. Quella resilienza che è stata il tema principale della parata carnevalesca dell’otto febbraio a Giugliano, creata interamente con materiali riciclati durante laboratori svolti in strada e nelle scuole in maniera volontaria da psicologi, educatori, artisti e da una rete di organizzazioni che hanno a cuore la collettività.

Laboratori culminati nella rassegna di eventi “O Carnevale S.T.A.R.”, coordinamento dei carnevali di Napoli e Provincia (un percorso di eventi culturali, socializzazione e recupero di spazi esperienziali) e che continueranno a marzo tutte le domeniche in Piazza Municipio a Giugliano. Patrocinati dal Comune, è la rete il punto di forza che permette lo sviluppo costante del progetto. Ad esempio, i carri allegorici sono stati messi a disposizione da “La tammorra dei briganti”con La paranza mezzone” e poi addobbati con i prodotti dei laboratori. Il concerto finale dei Bidonvillarik ha visto partecipare i ragazzi del primo circolo didattico con gli strumenti musicali confezionati insieme all’Ass. Set Me Free e ai ragazzi della Tammorra giuglianese Paranza Mezzone. Tutto suonato in maniera sperimentale, in maniera improvvisata e creativa.

Importante, nel network, la collaborazione dell’associazione “Illimitarte” che ha curato gli aspetti musicali e non solo, come la collaborazione del “Progetto Napoli Nord”, del “Comitato civico Sant’Anna”, dell’A.S.D. “Polisport”, delle associazioni “Let’s Think” e “Augurabile”.

“O’ Carnevale S.T.A.R. 2013” ha visto coinvolti, oltre a quelli di Giugliano, bambini del centro storico di Napoli, di Materdei, della Sanità e di Scampia, Procida, Bagnoli, San Giovanni e Barra. Ognuno, nella sua diversità, ha saputo esprimere nella propria sfilata i temi e i sentimenti che sono indissolubilmente legati al vivere del proprio quartiere.
Il tema comune, come accennato, è la resilienza, concetto mutuato dalla fisica quando descrive i metalli che si piegano ma non si spezzano. La volontà, in questi casi, di uscire da una situazione difficile senza negare le difficoltà, ma sapendo costruire attorno a queste una rinascita, mettendo in campo svariate capacità di adattamento e di apprendimento. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità.

Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. La parentesi S.T.A.R.,insomma,è stata proficua sotto tutti i punti di vista,anche per quanto concerne scambi e confronti, sintonia in autonomia obiettivi condivisi. Il futuro riserva ancora piacevoli sorprese per la comunita’. Ed anche consuetudini, come i laboratori culturali di marzo in Piazza a Giugliano,ancora occasioni di sviluppo di capacita’ creative e sociali.