Nell’ambito del Piano scuola estate 2021, finanziato dal Miur, il Terzo Circolo Didattico di Giugliano in Campania, con la collaborazione dell’’APS Set Me Free, ha sviluppato il progetto “”La mia scuola… la mia casa”.
Attraverso la rappresentazione itinerante grafica della fiaba “La mortella” di Giovan Battista Basile si sono volute riqualificare le pareti del Terzo Circolo Didattico. L’aspetto di innovazione tecnologica è duplice: da un lato, i murales sono stati realizzati in airlite, una vernice altamente ecologica, capace di assorbire lo smog e di depurare l’ambiente circostante; dall’altro, un Qr code permetterà a tutti di rendere fruibile l’intera opera in forma digitale, con la possibilità sia di visionare le immagini sulle piattaforme social sia di conseguire la fruizione simultanea delle nove differenti scene da cui è composta, allo scopo di ottenere un continuum narrativo tra le diverse rappresentazioni dell’intera opera, dipinte nei tre plessi scolastici afferenti al Terzo Circolo Didattico.
Dell’intera raccolta di novelle “Lo cunto de li cunti” dell’illuminato e nostro conterraneo scrittore, la scelta è ricaduta sulla fiaba “La mortella”. L’intento è stato quello di sensibilizzare in primis gli alunni partecipanti e poi la comunità giuglianese, ma non solo, su alcuni temi esistenziali e pedagogici fondamentali, quali la circolarità e la connessione tra tutti gli esseri viventi, la funzione genitoriale intesa come cura e protezione dell’altro, l’amore come desiderio autentico che rimedia alla minaccia di un amore materialistico volto al possesso.
L’immagine rappresenta l’importanza di tutti gli esseri viventi nelle loro diverse forme. Sia la pianta che il bambino in quanto esseri viventi hanno pari dignità se esistono nella fantasia di chi li desidera e se vengono nutriti dall’amore genitoriale.
Il Principe
L’immagine descrive come il desiderio autentico di amore viene tradito e svilito dagli interessi materiali.
L’ immagine descrive il legame e il potere magico trasformativo tra la pianta della Mortella e il vitalismo della fata.
L‘ immagine simboleggia la scelta del principe per l’amore volto al possesso che trascura la cura verso la vita.
L’immagine rappresenta il conflitto tra il sentimento di invidia come espressione della distruzione e la forza rigeneratrice dell’amore autentico verso la vita.
L’ immagine descrive il passaggio dal sentimento di tristezza per la perdita, alla gioia per la riconquista della vita.
L’immagine rappresenta l’amore romantico come espressione massima di condivisione e reciprocità.