Il senso delle cose nasce da immagini e simboli che non hanno un significato precostituito oggettivo ma dipendono dalle varie soggettività e differenti visioni del mondo che hanno pari diritto di esistenza.
La circolarità dei simboli e delle immagini sono mutuate dalla comunità locale di appartenenza ma allo stesso tempo la innovano in una dimensione trasformativa e rigenerativa di matrici emotive, permesse dallo scambio comunicativo tra “Me e l’Altro”, tra soggetto e oggetto. Attraverso la partecipazione collettiva degli abitanti e delle scuole, si intende generare la trasformazione della realtà attraverso l’immaginazione.
Percepire un’ìimmagine esterna data dalla realtà, ci permette di rappresentarla dentro di noi. Non sempre c’e’ un grado di coerenza ma l’uomo tende a trasformare quell’immagine secondo la propria storia di vita. Lo scopo del carnevale è quello di integrare le due immagini, esterna e interna riconnotandole in aspetti positivi e migliorativi. Il carnevale è l’opportunità paradossale ed integrativa di riabilitare tutte quelle immagini e simboli denotati dalla storia come minacciosi e aberranti, e, contestualmente di ridicolizzare, dissacrare, ironizzare su quelle rappresentazioni fantasmatiche che assumono un significato imposto e precostituito di bellezza omologante, che invece di arricchire, impoverisce e mistifica la natura e di noi in essa. L’immaginazione è sincronica alla trasformazione della realtà. Quando sembra di essere i soli a sperare, si accingono a risplendere nuovi spunti per il cambiamento, immaginato e realizzato in collaborazione, solidarizzando. Nel momento stesso che immagini un mondo migliore, metti in atto dei comportamenti che lo creano.